Musei Civici di Treviso: benvenuti in coMwork!
Siamo lieti di dare il benvenuto ai Musei Civici di Treviso, che hanno scelto la nostra piattaforma Museum per la gestione delle collezioni e la loro futura pubblicazione online.
Al fianco dei Musei Civici di Treviso
L’incontro con i Musei Civici di Treviso è stato l’ultimo dal vivo prima del lockdown. Era il 18 febbraio dello scorso anno e ad accoglierci c’era la conservatrice dei Musei, Maria Elisabetta Gerhardinger. Dopo un’appassionante visita, ci ha raccontato la sua principale esigenza, quasi un desiderio profondo in vista del suo congedo e passaggio di consegne: lasciare in eredità una situazione ordinata e funzionale delle collezioni. Il nostro software gestionale è diventato la soluzione a questo problema.
Fino a quel momento le raccolte erano state inventariate e descritte su fogli di calcolo, grazie all’impegno di molte persone nel corso degli anni. Il lockdown e l’incertezza vissuta nei mesi successivi non hanno impedito che il lavoro proseguisse. A ottobre abbiamo, infatti, avviato il recupero di tutti i dati pregressi: uno sforzo notevole, considerati i diversi formati e la differente strutturazione dei dati stessi all’interno dei diciotto file consegnati. Da dicembre l’applicazione è stata messa a disposizione del Museo con tutti le immagini e i record migrati.
Come afferma la conservatrice, il personale sta ora lavorando con grande soddisfazione con il gestionale di coMwork. Al momento sono in corso un meticoloso lavoro di revisione dati e l’implementazione di nuove descrizioni e schede di catalogo. Vista la ricchezza delle collezioni, è stato stimato che la piattaforma entrerà a pieno regime quando verranno raggiunte le 30.000 schede caricate.
Per alcuni mesi ancora la collezione digitalizzata non sarà disponibile al pubblico online, ma solo al personale che utilizza il gestionale. Entro l’anno prossimo, però, è prevista la pubblicazione della collezione direttamente sul sito: un obiettivo che i Musei si sono posti in concomitanza con l’apertura di nuovi spazi espositivi.
Permettere l’accesso del pubblico alle collezioni digitalizzate è sempre stato anche uno degli obiettivi di coMwork. L’applicazione Museum, grazie anche alla facilità di integrazione con altre soluzioni, consente un’efficace gestione del patrimonio museale e la sua pubblicazione e divulgazione.
Il pubblico al centro
I Musei Civici di Treviso sono ospitati in tre diverse sedi: il Museo Luigi Bailo, il Museo di Santa Caterina e Casa Robegan. L’ultima è dedicata alle mostre temporanee, mentre le altre due custodiscono le collezioni cittadine, dai resti archeologici all’arte della metà del Novecento.
In questo mese di febbraio i Musei Civici di Treviso hanno anche riaperto le porte al pubblico, che è potuto finalmente tornare in visita. Per dare un forte messaggio di speranza e rinascita, accompagnato dall’ingresso del Veneto nella fatidica “zona gialla”, i Musei hanno scelto di rimanere aperti con biglietto gratuito per tutto il mese. Il 26 febbraio inaugura anche una nuova mostra: “Leopoldo Metlicovitz e Hausbrandt. Grafica e Immagine”, dedicata all’evoluzione del brand di caffè triestino.
I Musei Civici di Treviso hanno, inoltre, sviluppato una nuova linea di prodotti per combattere la pandemia: in vendita al bookshop sono disponibili le mascherine in tessuto lavabile ispirate ai fregi affrescati della Loggia dei Cavalieri e realizzate da una sartoria del trevigiano. È certamente un ottimo esempio di come un museo possa porsi al centro di un sistema di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze, sia culturali che manifatturiere.
Durante i mesi di chiusura che hanno caratterizzato così pesantemente il 2020, i Musei hanno, però, incrementato le loro attività digitali. Attraverso i canali social sono riusciti a raggiungere un pubblico nuovo, che continuano a coinvolgere con iniziative come il concorso fotografico “Protagonista al museo” o la serie di appuntamenti su Facebook insieme a Renato Casaro, grande cartellonista di cinema protagonista della prossima mostra.
Non ci resta, quindi, che fare un grosso “in bocca al lupo!” ai Musei Civici di Treviso per le loro attività, grati di poter collaborare con loro.
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