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Guida alla strategia digitale cap. 2: i social per i musei

I musei utilizzano i social media come importante canale di comunicazione con le presenti e potenziali audience. Piattaforme social come Facebook, Twitter, Instagram e Tumblr, forniscono diverse opportunità per musei, biblioteche, archivi e altre istituzioni culturali per condividere la loro offerta unica. La capacità dei social media di rendere gli enti culturali maggiormente accessibili ha trasformato il modo in cui queste istituzioni operano. I social media permettono oggi al pubblico di osservare il “dietro le quinte”. Con questo nuovo tipo di accesso, i dipartimenti museali come il collection management, la ricerca, la didattica e la conservazione sono facilitati nel raggiungere le persone in modo diretto. I dipartimenti museali spesso percepiti come nascosti possono ora essere rivelati, consentendo al museo di dimostrare i suoi valori fondamentali.

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I social media mettono in discussione il flusso tradizionale di informazioni in tutte le nostre istituzioni e nel mondo, fornendo allo stesso tempo identità a molteplici dipartimenti museali all’interno di queste istituzioni. I social media hanno offuscato le linee tra i ruoli tradizionali di sviluppatori di mostre, designer, educatori e conservatori, fondendosi con ruoli precedentemente assunti dai reparti marketing e pubbliche relazioni.

In questo secondo appuntamento con la guida alla strategia digitale di coMwork, abbiamo deciso di soffermarci proprio sui social provando a fornire degli spunti di utilizzo validi per tutti i social network.

 

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